_comunicato #344
10 Dicembre 2008
Moschea. Le nuove chiese nel nostro ordinamento.
A proposito dei luoghi di culto islamici.
Dichiarazione del presidente Achille Colombo Clerici:

“Riteniamo utile chiarire all'opinione pubblica italiana in quali termini sono regolati dalle legge i rapporti tra comunità di fedeli da un lato, e Stato ed enti pubblici territoriali dall'altro, riguardo al problema della erezione delle nuove chiese.

Il rapporto trova la sua disciplina nel Concordato del 1984 il quale, per un verso ha trasferito alle Regioni la competenza per l'edilizia di culto, e per altro verso ha istituito il contributo dell' 8 per mille, nel quale si inquadra anche il finanziamento delle nuove costruzioni di chiese.

Le regioni, per parte loro, hanno delegato i Comuni a sostenere l'edilizia di culto con l' 8 per cento degli introiti delle urbanizzazioni secondarie; destinato, a giudizio di ogni singolo Comune, ad interventi relativi al restauro, alla conservazione ed alla edificazione di luoghi per il culto e la preghiera.

Ogni anno, dunque, la Giunta Municipale esamina e valuta le diverse richieste provenienti dai gruppi religiosi appartenenti alle confessioni riconosciute dallo stato e che a loro volta riconoscono lo Stato Italiano.

Occorre dire che la Città di Milano, quanto meno da venticinque anni a questa parte, non ha mai concorso, né in tutto, né in parte, al finanziamento di nuove chiese.

Lo stesso contributo derivante dall'introito dell' 8% degli oneri urbanizzativi è sempre stato assegnato per restauri e mai per nuove chiese.

Le aree pubbliche sono assegnate, su istanza delle comunità religiose, in base alla consistenza numerica ed alla forza organizzativa (che chiaramente debbono esprimersi in un ente riconosciuto ufficialmente dal nostro ordinamento), in diritto di superficie della durata di 99 anni.

Le aree private necessitano di apposita variante urbanistica che permetta la destinazione specifica.

Sussiste dunque, alla base di tutta la questione, un problema di riconoscimento e di legittimazione: quale confessione, quale ente, chi lo decide ?

Non basta dunque la spontanea richiesta di un gruppo di fedeli per legittimare la richiesta dell' erezione di un luogo di culto.

Occorre anche una organizzazione che trovi a sua volta la legittimazione all'interno della confessione, pur essa riconosciuta dal nostro ordinamento.”


Assoedilizia, la borghesia storica di Milano e della Lombardia
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